mercoledì 30 dicembre 2009



martedì 22 dicembre 2009

Lettera al mio Maestro

Caro Maestro, ho tante cose da dirti, da raccontarti, da dove comincio?...si', ho deciso! Comincio da qui, da dove sono arrivata...ti parlero' dell' "Albero delle Fragole"...



...credo non esista...
eppure qui mi ritrovo,
su di una ramo, seduta,

in nessun altro luogo
cosi' rapita dalla veduta...
ancora lungo e' il viaggio,
c'e' ancora tanto da imparare...
forse son ferma qui,

per riposare...
allungo la mano, un frutto assaggio,
e intanto penso cos'e'
che da grande voglio fare...


Ho scelto di allontanarmi dalla pratica yo
ga un po' di tempo fa, dopo un primo approccio positivo, e di proseguire sola... mi guardo intorno, valuto, scelgo...
mi sei sempre stato accanto, presente, sulla mia spalla, a volte l'hai accarezzata dolcemente a darmi conforto, a volte l'hai scossa, e anche forte...
[.....]

Ricordo "all'inizio", la settimana "Conosci te stesso", all' OasiArmonia, 15 anni fa, sembra ieri, (vedi il tempo come inganna...) trascorsa tra un "non vado piu', sto troppo male..." e un "sono arrivata qui, e devo proseguire..."...quanta lotta con la mia mente!! E il mio sguardo ebete quando ho partecipato al primo Mantra, Radha Soami...
Ricordo che dicesti che dentro di noi si deposita tanta polvere, che
basta un soffio e la polvere comincia ad alzarsi... pensa che caos!! Ho cercato di guardare in faccia granello dopo granello, ho cercato di farlo con onesta', con fermezza...ho creato tanto disordine dentro e intorno a me, tanto, nei pensieri, in casa, con i miei cari...Ora comprendo di averlo fatto di proposito, ho dovuto farlo, per riordinare tutto a modo mio...

[.....]

Ecco, anche questo mi hai detto... mi parlasti del mio cuore, che ancora non avevo considerato, di lavorare per ascoltarlo e per gestire le emozioni affinche' non mi portassero a caso qua' e la'...le ho usate per confrontarmi con cio' che mi circonda, mi ci sono specchiata, e il riflesso che ogni volta tornava mi ha aiutata a tenere il passo...

[.....]


Mi sono fidata delle Tue parole, e, solo Ora comprendo, mi sono fidata di Me stessa...
Fidarsi...Fiducia...Fede...

[.....]


Una piccola scintilla mi ha permesso di rivisitare vecchie passioni, l'arte, il disegno, i lavori femminili, ricamo, maglia, tutto cio' che sentivo di poter imparare di nuovo e di creativo...ho avvertito, pero', troppa bramosia nel fare tutto cio', mi sono chiesta cosa stessi facendo, dove mi stavo dirigendo con tanta foga... avevo l'impressione di avere perso tanto, troppo tempo..(e qui ancora il tempo che m'inganna...) Ora comprendo... avevo trovato uno "spazio" speciale, nel quale potevo meditare, un luogo segreto dove ritirarmi, LIBERA.

...tempo...spazio...


Con un'amica si parlava di Punti Fermi... genitori, famiglia, lavoro, amici... ma ho pensato: e se mi viene a mancare uno di questi? (come e' gia' successo...), continuo una vita a fare e ricostruire un castello di sabbia? Dove mi posso appoggiare altrimenti? E Colui che fa, e rifa' il castello... che ruolo ha??
Non e' cosa materiale, nessuno lo puo' toccare, ne' disturbare, se non IO stessa.
E devo decidere IO le sue sorti.

Questo e' diventato il mio "Punto Fermo".

Questa e' la mia definizione di "Liberta'".


(L'Albero delle Fragole...
un apostrofo fra i miei pensieri...
"credo non esista", perche', finora, e' stato
lontano dalla mia vista...)
(Su questo ramo mi trovo seduta
,
e mi sento rapita dal senso di liberta'.)
(...allungo la mano,
e assaggio il frutto di cio' che ho costruito...)
La riscoperta delle mie passioni non e' stato altro che un portale...

[.....]


Mi sono impegnata ad annaffiare il "mio" albero con acqua pulita, ed i frutti sono Davvero buoni. E le foglie sono Davvero verdi.
Caro Maestro, cos'e' un Grazie di fronte a tutto questo? Dimmelo tu.
Un caldo e sincero abbraccio con tut
to il mio cuore. Elisa.

Al mio Maestro, Mario Attombri
Sri Guru Raja Yogi Lahari (Marioji)

Augurio e propositi per il 2010:

Ringrazio fin qui per cio' che e' stato,
nel Bene e nel Male,
l'Uno non puo' esistere senza l'Altro...
cammino,
come un'equilibrista,
sulla sottile corda
che sta nel mezzo...
con-centrata, guardo avanti,

e ogni tanto cerchero' di ricordarmi

di "Respirare"!!! ^_^


Buona passeggiata anche a voi! Ovunque siate...

Un augurio sincero a tutti di Buon Natale, di Felice Anno Nuovo,

e di tanta serenita' per ogni giorno dell'anno,

...e per ogni minuto di quel giorno.

Elitebirdfly.




Traduzione del testo, di Bixio.

Da qualche parte sopra l'arcobaleno
proprio lassù, ci sono i sogni che hai fatto
una volta durante la ninna nanna
da qualche parte sopra l'arcobaleno
volano uccelli blu e i sogni che hai fatto,
i sogni diventano davvero realtà

un giorno esprimerò un desiderio
su una stella cadente
mi sveglierò quando le nuvole
saranno lontane dietro di me
dove i problemi si fondono come gocce di limone
lassù in alto, sulle cime dei camini
è proprio lì che mi troverai
da qualche parte sopra l'arcobaleno
volano uccelli blu e i sogni che hai osato fare,
oh perchè, perchè non posso io?

Beh vedo gli alberi del prato e
anche le rose rosse
le guarderò mentre fioriscono
per me e per te
e penso tra me e me
'che mondo meraviglioso!'

Beh vedo cieli blu e nuvole bianche
e la luminosità del giorno
mi piace il buio e penso tra me e me
'che mondo meraviglioso!'

I colori dell'arcobaleno così belli nel cielo
sono anche sui visi delle persone che passano
vedo degli amici che salutano
dicono 'come stai?'
in realtà stanno dicendo 'ti voglio bene'
ascolto i pianti dei bambini
e li vedo crescere
impareranno molto di più
di quello che sapremo
e penso tra me e me
'che mondo meraviglioso!'

un giorno esprimerò un desiderio
su una stella cadente
mi sveglierò quando le nuvole
saranno lontane dietro di me
dove i problemi si fondono come gocce di limone
lassù in alto, sulle cime dei camini
è proprio lì che mi troverai
da qualche parte sopra l'arcobaleno
ci sono i sogni che hai osato fare,
oh perchè, perchè non posso io?

martedì 1 dicembre 2009

Una delle mie solite riflessioni




L'affermazione di una realtà unica, indiscutibile e inconfutabile è, da sempre, l'espressione degli assolutismi.
L'illusione di essere portatori di una verità esclusiva è sintomo di una visione della realtà molto più distorta di quanto si possa immaginare. Le correnti di pensiero più aperto e meno aggiogato ai vincoli culturali classici, vedono invece nella verità una percezione soggettiva, e quindi multipla.
L'espressione "non esiste una verità ma molte verità", lascia perplessi ad una prima lettura. Bisogna abituarsi, prima di accettare questa affermazione, a riconoscere la relatività del pensiero.
Ogni pensiero, e quindi ogni percezione di realtà, è frutto di una posizione particolare del soggetto che la interpreta. Quindi "vera" in quelle condizioni e solo in quelle. L'entrata in scena di altre variabili non smentisce la realtà precedente ma ne produce un'altra, non meno "vera".

Perché accettare un concetto così trasgressivo per il nostro modo di vedere il mondo che ci circonda? Un albero è un albero per chiunque lo guardi! Certamente, ma esiste solo dal momento in cui lo percepiamo.
Siccome ciascuno di noi lo percepisce in modo diverso, perché alla vista ne ricava emozioni originali e del tutto personali, l'albero diventa una realtà diversa a seconda di come lo percepiamo.
Qual è dunque l'albero più vero? Quale percezione può permettersi di prevalere su un'altra? Chi può affermare lecitamente che una realtà sia più vera di altre? Ecco ora che affermare "non esiste una verità ma molte verità", assume un significato più accettabile.

Questo principio è ancora più applicabile al mondo delle emozioni, dove la percezione è l'oggetto stesso e non ha bisogno di materializzarsi. L'emozione è uno stato puro che scaturisce da noi stessi in funzione dei nostri turbamenti, del nostro vissuto.
Condizionata dai nostri conflitti e dalle nostre distonie, la nostra meravigliosa mente, con quell'organo virtuale che è la nostra intelligenza emotiva, crea e ci fa riconoscere una realtà del tutto personale.
Attenzione a non cadere nella trappola di cercare di individuare, in una visione competitiva, quale realtà sia autenticamente "reale". Solo in presenza di una patologia possiamo permetterci il lusso di criticare, eventualmente, la capacità percettiva di un individuo, e quindi la sua realtà.
Soffermiamoci invece sullo straordinario fatto che la nostra realtà, in quanto frutto di nostre personali emozioni, esiste veramente. Ogni realtà è quindi vera, tangibile e inconfutabile. Se accettiamo la relatività della realtà, ci rendiamo subito conto di essere in presenza di un altro importante concetto: che la realtà esiste perché in noi si è sviluppata non solo la capacità di percepirla attraverso le emozioni ma anche la capacità di crearla.

Se non esiste una realtà esterna, oggettiva e comune a tutti, allora essa è soggettiva, frutto della nostra intelligenza emotiva ed è in questa realtà che noi viviamo, parallelamente alla realtà personale dei nostri simili.
La realtà non esiste, sono le nostre emozioni a creare il mondo che ci circonda!

Non gli oggetti, non lo spazio, non il tempo ma la percezione di questi componenti è la realtà. In equilibrio su una sottile linea che separa l'immagine reale (tangibile e attuale, il qui e ora) e l'immagine ideale (le nostre proiezioni), la vita si svolge nel continuo confronto tra questi due mondi. Perché lo spazio che separa le due immagini è una fonte inesauribile di emotività.

Ciò che siamo e ciò che vorremmo essere modificano continuamente il teatro della nostra esistenza, ci fanno scegliere attori e comparse, ci fanno muovere sul palcoscenico della vita. Tesi tra un copione da seguire e lo scopo di ottenere una recensione favorevole, assumiamo di volta in volta ruoli diversi, interpretiamo creativamente le nostre giornate per produrre emozioni degne di essere vissute.
Spinti dalla coazione a ripetere quei passaggi che ci hanno tanto emozionato nella nostra infanzia, facciamo entrare in scena gli attori, replichiamo comportamenti e costruiamo scenografie capaci di creare il pathos necessario a rivivere le emozioni.
Qui si svolge la nostra vita: nel complesso mondo personale che costruiamo con le nostre percezioni emotive.

Quando uno stimolo attiva la nostra parte emotiva, questa inizia a ricamarci sopra (produce proiezioni) fino a far divenire l'oggetto stimolante tanto più appagante quanto più sarà in grado di avvicinarsi all'immagine ideale che abbiamo creato nella nostra mente.
Così come sarà tanto più fonte di disarmonia (punti distonici) quanto più ci farà percepire la nostra immagine reale come una situazione vincolante e frustrante perché troppo lontana dai nostri sogni.

Se l'immagine reale è frutto delle nostre emozioni, cioè esiste perché noi così la percepiamo, è altrettanto vero che possiamo agire per cambiarla.
Non con la logica e la "forza di volontà " ma cercando di ridurre il conflitto che è in noi.

Possiamo quindi capire quanto il dialogo con il nostro inconscio diventi fondamentale nel trovare l'armonia.
Perché trovata l'alleanza con il nostro inconscio, siamo in grado di cambiare la realtà!

RIDUCI I TUOI CONFLITTI E NON CAMBIERAI TE STESSO:
SARA' INFATTI LA TUA REALTA' A CAMBIARE.

a cura di Dario Nicosia


http://www.emotivia.it/la_realta_relativa.htm


Spesso ci vengono fatte osservazioni, non le chiamo critiche, sul nostro comportamento e sul modo di relazionarci con gli altri. A me piace capire come vedono le persone, mi diverto a creare situazioni, mi diverto travestirmi da pagliaccio e a suscitare reazioni varie, di collera o di riso, e sulla base delle loro osservazioni, rispecchiarmi.

Se per alcuni sono xxxxx, per altri magari no. E se lo fossi davvero, come farei a saperlo? Se incontro una persona che secondo me e' scema, prima di tutto rispetto il fatto che lei non ne e' consapevole e, prima di tutto ancora, rimane una mia personale opinione, non e' una verita'.

Sul mio conto ne ho sentite tante; il semplice fatto di essere sempre e comunque me stessa,e intendo anche vestita da pagliaccio, con annessi e connessi, (e da qui NON mi schiodo), talvolta ha creato incomprensioni, commenti, perplessita'. Non mi offendo, perche' , ripeto,ognuno ha il diritto di avere la sua opinione, ognuno vede la realta' in modo diverso. Il mio atteggiamento crea confusione a chi mi sta davanti, ma al tempo stesso guardo da dietro al vetro la reazione (e' un po' come sbattere le alette in faccia... birdfly...). Quindi ascolto, elaboro...mi metto in discussione, e prendo tutto cio' in senso positivo. Benvengano giudizi, critiche ed osservazioni. Ciao.

P.S. Questa non vuole essere una lezione per nessuno, solo per me.